Biography:
Paolo Conte (born 6 January 1937 in Asti, Piedmont, Italy) is a craggy-voiced italian singer, pianist and composer. He both writes and performs his own material and his grainy, resonant voice redolent of Francophone singers like Jacques Brel adds a certain charm to his wistful, sometimes melancholic lyrics.
His performing career began as a vibraphone player in local and touring bands. He began songwriting with his brother Giorgio Conte early on and eventually began writing songs of his own.
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Four years of hard work!This month of May we celebrated four years on the air. We continue working on the dissemination of this wonderful instrument, thank you for participating in our story!
Simplified version of "Azzurro" sang by Adriano Celentano and composed by Paolo Conte
Am
Cerco l'estate tutto l' anno e all'improvviso eccola qua
Dm
Lei è partita per le spiagge e sono solo quassù in città
A (E) F#7 B7 A
sento volare sopra i tetti un aeroplano che se ne va
A (B7) E7
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
A E7 A
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
D C#m D E7
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te
A F#m A E7 A
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va
Cerco un po' d'Africa in giardino, tra l'oleandro e il baobab
come facevo da bambino, ma qui c'è gente, non si può più
stanno innaffiando le tue rose, non c'è il leone, chissà dov'è
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va
Sembra quand'ero all'oratorio, con tanto sole, tanti anni fa
Quelle domeniche da solo in un cortile, a passeggiar,
Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va
Am
Cerco l'estate tutto l' anno e all'improvviso eccola qua
Dm
Lei è partita per le spiagge e sono solo quassù in città
A (E) F#7 B7 A
sento volare sopra i tetti un aeroplano che se ne va
A (B7) E7
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
A E7 A
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
D C#m D E7
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te
A F#m A E7 A
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va
Cerco un po' d'Africa in giardino, tra l'oleandro e il baobab
come facevo da bambino, ma qui c'è gente, non si può più
stanno innaffiando le tue rose, non c'è il leone, chissà dov'è
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va
Sembra quand'ero all'oratorio, con tanto sole, tanti anni fa
Quelle domeniche da solo in un cortile, a passeggiar,
Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va
Paolo Valenciano
Paolo Vallesi
Paosat Haokip
Papa Chango
Papa Levante
Papazoglou
Paper Aeroplanes
Paper Ceilings
Paper Citizen
Paper Lace